dai monti della grande guerra
A mio bisnonno
Un pensiero a tutti i soldati che hanno reso grande l'Italia nella Grande Guerra
"Con pochi altri compagni seguiva animosamente un ufficiale nell'attacco a una trincea, ove era appostata una mitragliatrice, e cooperava efficacemente a render inservibile l'arma. Successivamente con lo stesso gruppo, prendeva parte all'attacco contro un plotone nemico appostato in altra trincea, concorrendo a porlo in fuga e a trarre prigionieri il comandante e 10 soldati"
Monte San Michele, 22 luglio 1915
Un doveroso ricordo a mio bisnonno Attilio Turrin di Pedavena.
Arruolato inizialmente nei Volontari Feltrini, trascorrerà il primo mese e mezzo di guerra nella conca Ampezzana, amico intimo di Carugati (le cui imprese sulle Tofane sono diventate leggende) e di Berti (autore delle prime guide escursionistiche delle Dolomiti, impegnato nel fronte delle Tre Cime).
Verrà poi trasferito nel Carso, sul San Michele dove riceverà questi encomi e verrà ferito a una gamba, cosa che gli permetterà di evitare il terribile e famoso attacco austriaco con i gas che probabilmente lo avrebbe ucciso come quasi tutti i suoi commilitoni.
A causa della ferita e della successiva invalidità, non tornerà in prima linea sul Grappa ma sosterrà il suo reggimento nelle retrovie.
Tornerà a Feltre una volta liberata, congedandosi, e provando a vivere parzialmente in quella normalità di macellaio del paese.
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